COME OTTENERE DALLA COMPAGNIA AEREA LA COMPENSAZIONE FINO A 600 EURO PREVISTA DAL REG. CE 261/04 PER CANCELLAZIONE DEL VOLO, OVERBOOKING ANCHE NEI CASI DI RITARDO SUPERIORE ALLE 3 ORE.

In caso di overbooking o cancellazione di un volo spetta la compensazione pecuniaria secondo l’art. 7 del REGOLAMENTO (CE) N. 261/2004. In caso di ritardo lo stesso regolamento non prevede espressamente compensazioni pecuniarie. Tuttavia, un’importante sentenza della Corte di giustizia europea (sentenza 402 del 19/11/2009) ha chiarito che nei casi in cui il ritardo del volo causi al passeggero una perdita di tempo pari o superiore a tre ore, ovvero nei casi in cui i passeggeri giungano a destinazione tre ore o più dopo l’orario previsto originariamente, è dovuta la compensazione pecuniaria prevista dall’art. 7 del regolamento europeo, come per i casi di cancellazione del volo o overbooking.

Ovvero spetta ad ogni passeggero abbia subito il ritardo:

° € 250,00 per i voli, intracomunitari o internazionali, inferiori o pari a 1.500 km;

° € 400,00 per i voli intracomunitari superiori a 1.500 km e per quelli internazionali tra i 1.500 e i

3.500 km;

° € 600,00 per i voli internazionali superiori a 3.500 km.

Essa non è dovuta se il vettore aereo dimostra che il ritardo è causato da circostanze eccezionali che sfuggono al suo effettivo controllo, quali (maltempo, allarmi per la sicurezza, scioperi, ecc.).

La Corte, nell’argomentare la decisione, assimila i casi di ritardo prolungato del volo con quelli di cancellazione, rilevando che in entrambi i casi il passeggero subisce un danno legato alla perdita di tempo.

Riguardo all’individuazione del momento in cui l’aereo arriva a destinazione, è sempre la Corte che, con sentenza del Settembre 2014 (causa C-452/13), lo fa coincidere NON con l’atterraggio ma con l’apertura del portellone.

ESEMPIO:

  • Il volo Pescara / Londra, acquistato per l’importo di € 22,00, subisce un ritardo di 3 ore all’arrivo a destinazione causa problema tecnico all’impianto elettrico del velivolo. Il passeggero ha diritto ad € 250,00 per il disservizio.

Voli cancellati o in ritardo: Quando si può chiedere solo il rimborso delle spese sostenute, ma non la compensazione pecuniaria?

In caso di ritardo o cancellazione di un volo, in base a quanto previsto dalla carta dei diritti del passeggero, ovvero applicando il regolamento (CE) n. 261/04, si può ottenere dalla compagnia aerea una compensazione pecuniaria che parte da € 250,00 fino ad arrivare a un max di € 600,00.

 

Non sempre però è possibile ottenere un risarcimento per il disservizio subito, infatti ci sono determinate situazioni in cui le compagnie aeree non sono obbligate a risarcire i passeggeri per la cancellazione di un volo o per il ritardo prolungato(minimo 3 ore), sono i cosiddetti casi di forza maggiore o caso fortuito, ovvero:

 

– quando la compagnia aerea può provare che il ritardo o la cancellazione di un volo è stata causata da circostanze eccezionali (es. avverse condizioni meteorologiche, allarmi per la sicurezza, scioperi, etc.);

 

– il passeggero sia stato informato della cancellazione:

 

a) con almeno due settimane di preavviso;

b) nel periodo compreso tra due settimane e sette giorni prima della data di partenza e nel caso in cui venga offerto un volo alternativo con partenza non più di due ore prima rispetto all’orario originariamente previsto e con arrivo presso la destinazione finale al massimo quattro ore dopo l’orario originariamente previsto;

c) meno di sette giorni prima e nel caso in cui venga offerto un volo alternativo con partenza non più di un’ora prima dell’orario originariamente previsto e con arrivo presso la destinazione finale al massimo due ore dopo l’orario originariamente previsto.

 

Ad ogni modo, il passeggero ha comunque diritto a ricevere assistenza secondo l’art. 9, quali:

pasti e bevande in relazione alla durata dell’attesa;

adeguata sistemazione in albergo nel caso in cui siano necessari uno o piu’ pernottamenti;

trasferimento dall’aeroporto al luogo di sistemazione e viceversa;

due chiamate telefoniche o messaggi via telex, fax o e-mail.

 

(l’assistenza va data in precedenza alle persone con mobilita’ ridotta e ai loro eventuali accompagnatori nonché ai bambini non accompagnati).

 

N.B.

Nel caso di cancellazione di un volo d’andata, i passeggeri possono scegliere il rimborso del prezzo del biglietto acquistato oppure l’imbarco su un volo alternativo verso la destinazione finale, in condizioni di trasporto comparabili.

In caso di cancellazione di un volo di ritorno, il passeggero ha diritto al rimborso del prezzo del biglietto e ad un volo di ritorno verso il punto di partenza iniziale.

 

Esempi:

 

VOLO ANDATA:

– Il volo Roma – Barcellona del giorno 08.05.18 viene cancellato a causa di un guasto tecnico all’impianto elettrico dell’aeromobile, il passeggero ha diritto sia al rimborso del prezzo pieno del biglietto, sia alla compensazione pecuniaria di € 250,00(perchè la tratta è compresa in 1500 km), oltre all’assistenza prevista secondo l’art. 9 del regolamento europeo su menzionato.

  • – Il volo Roma – Barcellona dell’ 08.05.18, viene cancellato a causa di uno sciopero o di una bufera di neve, il passeggero ha diritto al rimborso del prezzo pieno del biglietto oppure ad un volo alternativo verso la destinazione finale, oltre all’assistenza prevista secondo l’art. 9 del regolamento europeo su menzionato. In questo caso non ha diritto però ai € 250,00.

 

VOLO RITORNO:

– Il volo Barcellona – Roma dell’ 08.05.18 viene cancellato a causa di un guasto tecnico all’impianto elettrico dell’aeromobile, il passeggero ha diritto sia al rimborso del volo alternativo riacquistato a sue spese, sia alla compensazione pecuniaria di € 250,00, oltre all’assistenza prevista secondo l’art. 9 del regolamento europeo su menzionato.

 

– Il volo Barcellona – Roma dell’ 08.05.18, viene cancellato a causa di uno sciopero o di una bufera di neve, il passeggero ha diritto al rimborso per l’acquisto di un volo di ritorno alternativo verso il punto di partenza iniziale(ovvero verso casa), oltre all’assistenza prevista secondo l’art. 9 del regolamento europeo su menzionato. In questo caso però non ha diritto ai € 250,00.

Voli cancellati o in overbooking? Quali articoli si applicano per difendere i propri diritti?

Il negato imbarco (o overbooking) e la cancellazione del volo sono causa di gravi disagi e fastidi per i passeggeri.

Quando questo accade, si fa riferimento al REGOLAMENTO (CE) N. 261/2004 del parlamento europeo. In particolare vengono presi in considerazione gli artt. 7-8-9.

Negato imbarco (o overbooking) / Cancellazione del volo

Negato imbarco:

E’ il classico caso in cui le prenotazioni per il volo sono eccessive rispetto ai posti disponibili.

In questo caso la compagnia deve, per prima cosa, fare un appello ai volontari per verificare se vi siano persone disposte a cedere il proprio posto. Se non ci sono volontari, il passeggero potrà fare riferimento al reg. europeo.

Cancellazione del volo:

In caso di cancellazione del volo, l’art. 8 regola il diritto a richiedere il rimborso del prezzo pieno del biglietto oppure in alternativa una riprotezione su un volo da effettuarsi il prima possibile.

Come per l’overbooking, in caso di cancellazione, qualora non sia stata comunicata al passeggero con almeno due settimane di anticipo, si ha anche diritto ad un risarcimento pecuniario secondo l’art. 7, ovvero:

° 250,00 per i voli, intracomunitari o internazionali, inferiori o pari a 1.500 Km;

°400,00 per i voli intracomunitari superiori a 1.500 km e per quelli inernazionali tra i 1.500 e i

3.500 km;

° 600,00 per i voli internazionali superiori a 3.500 km.

Inoltre, per entrambi i casi, il passeggero ha diritto all’assistenza regolata dall’art. 9, ovvero:

pasti e bevande in relazione alla durata dell’attesa;

adeguata sistemazione in albergo nel caso in cui siano necessari uno o piu’ pernottamenti;

trasferimento dall’aeroporto al luogo di sistemazione e viceversa;

due chiamate telefoniche o messaggi via telex, fax o e-mail.

(l’assistenza va data in precedenza alle persone con mobilita’ ridotta e ai loro eventuali accompagnatori nonche’ ai bambini non accompagnati).

Sedili come selle dei cavalli per i voli low cost in ultima classe

Posti più ravvicinati e sedili a forma selle di cavallo pare faranno a breve il loro ingresso all’interno degli aerei per quanto riguarda le classi low cost. L’altezza dei sedili sarà regolabile, ma mancheranno i consueti tavolinetti. Lo spazio occupato sarà notevolmente ridotto ed il costo di queste ‘poltroncine’ per le compagnie aeree sarà molto più basso. In tal modo si potrà forse garantire un risparmio maggiore nei biglietti agli acquirenti. Attualmente lo spazio dei sedili presenti tra le compagnie aeree economiche come easyJet o Ryanair è rispettivamente di 73,4 cm e 76,2 cm, prossimamente lo spazio con le nuove sedie potrebbe essere ridotto a 58,4 cm.

Nell’arco di pochi mesi questo nuovo tipo di sedile, dovrebbe ottenere tutte le certificazioni richieste e dunque fare il suo ingresso all’interno degli aerei per le classi più economiche.

Il primo prototipo di questo tipo era stato presentato 8 anni fa, e ai tempi la cosa creò molto scalpore tra la popolazione. Alcuni giorni fa però, Aircraft Interiors Expo di Amburgo, ha presentato lo stesso progetto dividendo l’opinione pubblica. Se anni fa la proposta ha creato indignazione, adesso sembrano esserci delle persone interessate. Viene da chiedersi, dunque, cosa sia cambiato rispetto agli anni scorsi? Secondo l’opinione di alcuni esperti del settore, i clienti oggi giorno pur di risparmiare sarebbero disposti quasi a stare anche in piedi e le compagnie stanno rivedendo tutti i loro standard in modo da avere più ricavi possibili.

Sicuramente gli amanti del risparmio saranno allettati da questa nuova possibilità.

Introdurre questo tipo di sedie all’interno degli aerei farebbe in modo che le compagnie risparmino circa il 24% di spese. Tutte le compagnie potranno sbizzarrirsi sull’uso del risparmio ottenuto e decidere se utilizzarlo per offrire biglietti a minor prezzo oppure no.

MilleMiglia Alitalia: Prenotazioni impossibili, consumatori infuriati.

Ore spese al telefono in attesa di parlare con un operatore del call center. Tutto per spendere le MilleMiglia accumulate con Alitalia. Molti clienti, però, non ci sono riusciti e ora che il programma fedeltà della compagnia aerea è scaduto, si sono rivolti ad alcune associazioni di consumatori. La sola Federconsumatori è stata contattata da un centinaio di clienti inferociti.

Il programma MilleMiglia è una raccolta punti che si accumulano acquistando voli; alla fine del programma di cinque anni, i punti danno diritto alla prenotazione di voli quasi gratuiti (si pagano solo le tasse aeroportuali). L’ultima edizione, iniziata il primo gennaio 2013, sarebbe dovuta terminare il 31 dicembre 2017 ma già a ottobre scorso è stata prorogata da Alitalia fino al 31 marzo. Negli ultimi giorni del mese sarebbe avvenuto il disservizio. Infatti diversi clienti che hanno provato a prenotare un volo attraverso il call center, ma hanno lamentato estenuanti attese al telefono senza che nessuno rispondesse per fornire indicazioni o spiegazioni, questo è quanto ha detto Federconsumatori. Altri clienti hanno provato a farlo attraverso il sito, trovandolo però fuori uso.

Alitalia fa comunque sapere di aver fatto di tutto per evitare il maxi-ingorgo a ridosso della scadenza del programma, inviando milioni di email (in totale sono cinque milioni gli aderenti al programma MilleMiglia) e pubblicando una pagina web apposita. La compagnia aveva previsto la spesa delle MilleMiglia da parte di molti clienti all’ultimo istante ed è per questo che ha raddoppiato gli operatori del call center (da 110 a 225) ed ampliato le fasce orarie in cui poter chiamare: 4 ore in più nei giorni feriali e 3 in più nei festivi.

Neanche questo però è bastato: rispetto allo scorso anno le telefonate sono raddoppiate. I clienti che cercavano di accaparrarsi un biglietto hanno passato, in media, 40 minuti al telefono per trovare il giusto incastro tra i propri giorni liberi, la disponibilità di voli e e di posti a sedere (solo una quota è destinata all’iniziativa).

Le associazioni di consumatori hanno chiesto alla compagnia di aprire un tavolo di confronto, altrimenti procederanno con un esposto, dichiara Bruno Albertinelli, vicepresidente e responsabile trasporti di Federconsumatori.

Qantas, Australia-Europa non stop in 17 ore con Boeing 787-9

Da Perth, Western dell’Australia, a Londra in poco più di 17 ore. Un Boeing 787-9 Dreamliner della Qantas ha così inaugurato il primo volo commerciale di linea diretto non stop tra la nazione dei canguri e la capitale del Regno Unito in poco più di 17 ore. Una rotta di 14.875 km con 236 passeggeri a bordo, con tanto di bagaglio al seguito.

“E’ un giorno storico per l’Australia, per l’aviazione e per la Qantas” ha dichiarato con entusiasmo Alan Joyce, CEO della compagnia aerea australiana.

Un collegamento record, questo di Qantas con il Dreamliner annunciato peraltro già da dicembre 2016, reso possibile appunto dalla versione “9” del Boeing 787, jet della nuova generazione, primo aereo di serie con la fusoliera assemblata grazie a sezioni a botte di materiale composito invece dei molteplici pannelli di alluminio e dei circa 50.000 elementi di fissaggio utilizzati sui tradizionali aeromobili già esistenti.

Notevole il contributo italiano. Il 27% delle parti che compongono il Boeing 787 è prodotto infatti nel nostro Paese (Alenia Aeronautica divenuta poi Alenia-Aermacchi, negli stabilimenti di Foggia, Grottaglie, in provincia di Taranto e di Pomigliano d’Arco, nel napoletano. 

Questo volo è il primo diretto dall’Europa all’Australia, sostituendo l’attuale servizio Melbourne-Dubai-Londra, e che, con i suoi 14.875 km di percorrenza, diventerà anche il secondo volo più lungo al mondo dopo l’Auckland-Doha di Qatar Airways (14,526 km). Per un volo di questa durata, il vettore australiano ha interpellato dietisti e ricercatori specializzati per offrire il massimo comfort di volo ai passeggeri, fino a 236, su un aeromobile configurati in 3 classi: Business, Premium Economy e Economy.

Cucciolo costretto a viaggiare nella cappelliera dell’aereo, muore in volo.

La compagnia americana United Airlines nella bufera: la hostess costringe madre e due figli ad inserire la borsa con il loro cucciolo di bulldog francese nella cappelliera per 3 ore di volo.

Il tutto è successo sul volo United 1284 da Houston a New York (LGA). Prima del decollo, per ragioni ancora da chiarire, l’assistente a bordo ha chiesto ai passeggeri di mettere la cuccia non sotto al sedile anteriore, ma nella cappelliera durante tutto il volo. I tre passeggeri hanno insistito a lungo sul fatto che là sopra il cane non avrebbe avuto aria a sufficienza per le tre ore di volo ma il personale è stato irremovibile.

Alcuni passeggeri hanno sentito diversi lamenti durante l’arco del volo. Una volta atterrati, più nessun suono. Mamma e figli chiamavano per nome, Rapacito, ma niente da fare, una volta aperta la borsa l’animale non si muoveva più. La madre e la figlia hanno tentato di rianimarlo, inutilmente.

Dopo aver realizzato che il loro cucciolo ormai non c’era più, i tre passeggeri hanno espresso la loro volontà di chiedere giustizia alla compagnia aerea per quanto accaduto.

La compagnia ha annunciato l’apertura di un’inchiesta interna. Dichiarando «Questa è una tragedia che non si sarebbe mai dovuta verificare», in un comunicato United. «Gli animali non vanno mai messi nelle cappelliere. Ci assumiamo la piena responsabilità per quanto accaduto ed esprimiamo le nostre più profonde condoglianze alla famiglia e ci impegniamo a dare loro tutto il supporto necessario». Il vettore americano promette di fare chiarezza. «Stiamo indagando per capire cosa e perché sia successo e per prevenire che questa vicenda accada di nuovo». La gravità dell’accaduto è collegata anche al fatto che non sono state rispettate proprio le norme che regolando la materia del trasporto di animali, previste dalla stessa United. Infatti gli animali in cabina devono stare in un contenitore e appoggiati nello spazio vuoto al di sotto del sedile anteriore e non messi nelle cappelliere come se fossero degli oggetti.

Anche altri passeggeri dello stesso volo, sui vari social come Facebook e Twitter, hanno espresso il loro cordoglio e dolore verso i padroni del cucciolo morto. Chiedendo anch’essi giustizia, con la speranza che un orrore del genere non si ripeta mai più.

Aerei sono sempre più puntuali, ma c’è un trucco

Le statistiche dicono che gli aerei viaggiano sempre più in orario e recentemente si era parlato dell’ottimo mese di Alitalia, che a gennaio era stata la compagnia aerea più puntuale al mondo. Tuttavia, questi risultati sono stati raggiunti in parte con un piccolo trucchetto di cui molti viaggiatori si sono già accorti: i tempi di percorrenza indicati dalle compagnie aeree sono più lunghi del necessario, in modo che anche in caso di intoppi sia possibile arrivare senza ritardo.

Ad esempio un volo Iberia 3256 da Madrid a Milano di domenica 4 marzo. (un’ora e ventisette minuti dopo il decollo, peraltro effettuato con 19 minuti di ritardo), l’Airbus A321 della compagnia spagnola tocca la pista di Linate. Quest’ultimo doveva arrivare alle 22.05. E non era la prima volta che quel volo arrivava in anticipo. Ed anche per questo Iberia lo scorso gennaio è stata la quarta compagnia più puntuale al mondo, secondo i dati di FlightStats. Una classifica dominata da Alitalia.

Quel che è certo è che Alitalia e quasi tutte le compagnie hanno migliorato i loro tassi di puntualità. Ma ricorrendo, anche, a un trucco «contabile»: allungando i tempi schedulati in media di 2030 minuti rispetto a quelli reali. Col risultato che l’aereo quando parte in orario arriva persino in anticipo.

Il confronto

Il dato emerge da un’indagine che il Corriere della Sera ha effettuato su centinaia di rotte dirette domestiche e internazionali, con compagnie di linea o low cost, nelle ultime settimane. Un esempio? Nel 1996 il tabellone dello scalo di Barcellona prevedeva una durata media di 55 minuti del volo per Madrid. Nel 2018 si è arrivati a 80. Ma la media effettiva di questi mesi (consultando il sito di tracciamento dei velivoli FlightRadar24) è 55 minuti. E ancora, se Air France ed easyJet schedulano un’ora e 35 minuti di volo tra Milano e Parigi, la media effettiva è di un’ora e undici minuti. Lo stesso per Roma-Tel Aviv: se El Al, Ryanair, Vueling e Alitalia fissano la percorrenza in 3 ore e 20-25 minuti, in realtà ci mettono tutte 2 ore e 46-49 minuti.

La versione delle compagnie

Diverse compagnie interpellate precisano che ognuna calcola la durata a modo suo: c’è chi considera il lasso di tempo tra la chiusura e l’apertura del portellone, chi quello tra il decollo e l’atterraggio. Molte sottolineano l’impatto ambientale: i jet volano a velocità ridotta, i motori non devono così andare al massimo e inquinano di meno.

IL Wi-Fi SARA’ MOLTO PIU’ VELOCE. ECCO LE MIGLIORI COMPAGNIE AEREE

Il Wi-Fi in volo sarà presto più veloce e più conveniente. Lo raccontano gli ultimi dati della piattaforma specializzata Routehappy che segnalano una crescita delle connessioni a 10mila metri e oltre sia in termini di quantità degli aeromobili predisposti che di velocità di collegamento. Al momento, secondo i dati del sito, su scala mondiale ci sono 82 compagnie che dispongono di apparecchi pronti per la connessione wireless. Sono ben 12 in più dello scorso anno (+17%). La probabilità di accomodarsi su un aereo che disponga di internet è tuttavia ancora bassa ma non troppo: è salita al 43% su scala internazionale. Negli Stati Uniti, al contrario che in Europa, è invece una realtà ormai diffusissima: quella copertura sale infatti all’86%. Non è un caso che i vettori a stelle e strisce offrano ormai da anni piani di abbonamento per accedere a internet in volo.

D’altronde, secondo i numeri diffusi di recente da Sita Onair, il 37% delle compagnie aeree aveva operato con aerei connessi già nel 2016 e si prevede che il dato raggiunga il 66% entro il 2019. Nel complesso, entro il 2025 più del 50% dei velivoli commerciali sarà connesso. Numeri che appaiono piuttosto in linea con quelli appena diffusi da Routehappy, che è il riferimento del settore, e che beneficiano del calo dei prezzi per router e hardware necessari alla predisposizione dei velivoli. Il risultato? Le grandi compagnie sono impegnate nell’allargamento della flotta e nell’aggiornamento della connessione, le piccole stanno lavorando sui propri mezzi.

La questione riguarda anche i due principali produttori mondiali, Airbus e Boeing, che ovviamente sfornano i loro nuovi apparecchi già pronti per offrire la connessione a internet ai viaggiatori. Fra le compagnie in vetta in termini di aeromobili ci sono Delta Air Lines, American Airlines ed Emirates. Delta ed Emirates figurano, secondo il rapporto appena diffuso, fra le 13 compagnie che offrono il Wi-Fi su tutti i voli di lungo raggio. Le altre sono Air Europa, Etihad, Eurowings, Eva Air, Iberia, Kuwait, Lufthansa, Sas, Scoot, United e Virgin Atlantic. Se dovete andare dall’altra parte del mondo e non ce la fate a staccarvi dallo smartphone, sapete chi scegliere.

L’ITALIA NELLA MORSA DEL GELO, NUMEROSI RITARDI E CANCELLAZIONI

Con l’arrivo di Burian, l’anticiclone russo-siberiano, che sta letteralmente imbiancando l’intera penisola, si sono presentati anche gli inevitabili disagi collegati ai ritardi e (per alcune compagnie) cancellazioni dei voli di oggi.

Infatti la nevicata di questa notte sta mettendo alla prova i principali aeroporti nazionali, come ad esempio Fiumicino e Ciampino, che sono comunque operativi ma in maniera limitata dato che è ancora in corso la pulizia delle varie piste. Adr, via Twitter, invita i passeggeri a contattare le compagnie aeree e le società di gestione aeroportuale prima di raggiungere gli scali, in modo da avere la situazione aggiornata dei propri voli. Al momento ci sono difficoltà anche per raggiungere gli aeroporti.

Inoltre L’ENAC comunica lo stop dei voli Ryanair a Ciampino in relazione alle avverse condizioni meteo, quest’ultimo lo rende noto attraverso le proprie Direzioni Aeroportuali che continuano a monitorare l’evolversi della situazione rispetto al traffico aereo, in coordinamento con la Protezione Civile e con le società di gestione aeroportuale. Già da alcuni giorni l’Ente ha attivato, per quanto di competenza e in raccordo con l’Enav, le società di gestione, le compagnie aeree e gli altri operatori attivi sugli scali, i piani anti-neve approvati dall’Ente e tutte le azioni mirate a programmare in anticipo le attività specifiche in caso di emergenza, tra cui ad esempio, il mantenimento delle piste libere dalla neve e le operazioni di de-icing (sghiacciamento) delle ali degli aeromobili.

Da una prima ricognizione sugli aeroporti principali, al momento sono operativi quasi tutti gli scali principali, tra cui, Milano Malpensa, Linate, Bergamo, Bologna, Genova, Torino con ritardi dovuti al de-icing, insieme agli aeroporti del Nord Est, Pisa, Firenze, Reggio Calabria, quelli della Sicilia e della Sardegna. Non operativi invece gli scali di Perugia e Pescara, che riapriranno a breve.

Sono in corso anche le operazioni di de-icing degli aeromobili e vi sono dei ritardi rispetto agli orari di programmazione dei voli.

Ricordiamo che in casi come questi, soprattuto per tutti i passeggeri che sono rimasti bloccati all’estero, le compagnie aeree devono offrire assistenza secondo quanto previsto dal Reg. Europeo 261/04 artt. 8 e 9, quali:

  • Pasti e bevande in congrua relazione alla durata dell’attesa;
  • Sistemazione in albergo: (qualora siano necessari uno o più pernottamenti);
  • Trasporto tra l’aeroporto e il luogo di sistemazione (albergo o altro).
  • Inoltre, il passeggero ha diritto ad effettuare a titolo gratuito due chiamate telefoniche o messaggi via telex, fax o posta elettronica.
  • Riprotezione il prima possibile per il luogo di partenza iniziale. Ogni passeggero può anche ricomprare di tasca propria il biglietto di rientro con qualsiasi altra compagnia e chiedere successivamente il rimborso della spesa sostenuta.

Le Direzioni Aeroportuali e la Direzione Generale dell’ENAC continueranno comunque a monitorare la situazione nel corso della giornata per verificare che le persone coinvolte nei casi di ritardi e cancellazioni fisiologici dovuti al maltempo, siano informate sull’operatività dei propri voli e quindi assistite.

Alitalia, a Gennaio è stata la compagnia più puntuale al mondo

La compagnia più puntuale

Da tempo la principale compagnia aerea italiana è in gravi difficoltà finanziarie per via di scelte azzardate e superficiali, sia da parte della dirigenza sia del governo, che detiene ancora alcune quote tramite le Poste (uno dei principali azionisti della società). Nonostante il travaglio di questi mesi, quest’ultima ha dato dimostrazione ad anno nuovo, di voler cambiare rotta. Infatti a Gennaio 2018 è stata la compagnia più puntuale al mondo. Questo è quanto attesta la piattaforma specializzata sui dati statistici di voli aerei FlightStats, sito curato dalla rivista di aeronautica FlightGlobal; che calcola che nel mese scorso Alitalia ha fatto atterrare in tempo (cioè con non più di 14 minuti di ritardo rispetto all’orario stabilito) il maggior numero di voli: quasi 92 su 100 (sui 14.801 operati dal vettore nell’intero primo mese dell’anno). Il restante 8,11% è invece giunto a destinazione con un ritardo maggior di un quarto d’ora.

Le inseguitrici

Al secondo posto in questa classifica c’è Qatar Airways, con un tasso di puntualità dell’87,88%. Altre prestigiose compagnie europee come Lufthansa e Turkish Airlines sono più indietro, rispettivamente con l’82,96 e il 72,03 per cento.

Non è la prima volta che Alitalia ottiene risultati del genere: nei primi mesi del 2017, ad esempio, era risultata la terza compagnia europea più puntuale dopo Iberia e Austrian Airlines. In generale in tutto il 2017 ha tenuto percentuali di puntualità molto alte, spesso superiori all’80 per cento.

easyJet – Air France – Klm – Delta in pole

Intanto vanno avanti i contatti tra i tre commissari straordinari di Alitalia e i potenziali acquirenti della compagnia. La partita è a due: da un lato una cordata tra la low cost inglese easyJet, i franco-olandesi di Air FranceKlm, l’americana Delta Air Lines e forse il fondo statunitense Cerberus. Dall’altro lato il gruppo Lufthansa che, però, ha posto diverse condizioni al management tricolore prima di sottoscrivere un impegno formale. Condizioni che, vedono ora in pole position la cordata europea-americana che potrebbe chiedere ai commissari straordinari ed al governo italiano (uscente) di avviare il negoziato in esclusiva.

Aerei, come saranno i voli del futuro?

Come voleremo nel (prossimo) futuro?

L’esperienza di viaggio a 10mila metri e oltre è cambiata e sta cambiando significativamente, in questi ultimi anni. Questa metamorfosi è frutto di stili di vita, preferenze commerciali, atteggiamenti e ovviamente tecnologia. Ad ogni modo ciò che ci aspetta dietro l’angolo, nonostante i titoli dei giornali e gli affascinanti rendering che ci fanno sognare, non è (purtroppo) roba da fantascienza. L’aviazione del prossimo futuro, diciamo da qui a una ventina d’anni, è destinata a rimanere molto simile a se stessa. Lo ha confermato il Mit in una serie di ricerche finanziate anche dalla Nasa, infatti anche se oggi guardassimo da vicino un aereo del 2035, sarebbe difficile trovare la differenza con quelli attuali ma i miglioramenti strutturali, elettronici ed ecologici sarebbero a dir poco rivoluzionari. Si parlerà insomma di efficienza e silenziosità, maggiore capacità di carico e più versatilità in termini di possibilità di atterraggio sulla maggior parte delle piste del mondo.

Materiali e consumi

Per esempio, gli aerei del prossimo futuro saranno costruiti in Sma (shape memory alloys), leghe a memoria di forma, cioè leghe speciali che mantengono la memoria nella forma e la riacquistano quando vengono sottoposte ad alte temperature; a nanotubi di carbonio e con materiali compositi, sempre in fibra di carbonio, in grado di reagire alle sollecitazioni e ripararsi da soli, almeno in piccola parte. Boeing e Airbus stanno incrementando l’impiego di questi materiali già sui velivoli in costruzione. Ancora, gli apparecchi impatteranno meno sull’ambiente tagliando il 75% di ossidi di azoto e il 70% di carburante in meno.

La situazione del wi-fi a bordo

In termini di tecnologie in volo, invece, se il wi-fi è ormai una realtà (anche se ancora molto poco in Europa) rimane ovviamente la differenziazione sugli apparecchi equipaggiati e sulle tariffe richieste. Secondo i numeri diffusi da Sita Onair, il 37% delle compagnie aeree nel 2016 ha operato con aerei connessi e si prevede che il dato raggiunga il 66% entro il 2019. In generale, entro il 2025 più del 50% dei velivoli commerciali sarà connesso.

Finestrini e maggiordomi al posto di steward e hostess

Magari di pannelli hi-tech, per esempio Oled, ce ne saranno ancora ma serviranno ad aggiornare i finestrini, trasformandoli in schermi (per Airbus giganteschi) che ci passano informazioni, per esempio sui luoghi che stiamo sorvolando, ripresi da videocamere esterne, con indicazioni precise, e si scuriscono o illuminano con un pulsante pensionando gli sportelli di plastica. Una robotizzazione che potrebbe toccare anche hostess e steward, sostituiti da carrelli automatizzati, con maggiordomi in grado di dispensare pasti, bevande e gadget ai passeggeri, recuperando i rifiuti verso la fine del volo.