Alitalia, a Gennaio è stata la compagnia più puntuale al mondo

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La compagnia più puntuale

Da tempo la principale compagnia aerea italiana è in gravi difficoltà finanziarie per via di scelte azzardate e superficiali, sia da parte della dirigenza sia del governo, che detiene ancora alcune quote tramite le Poste (uno dei principali azionisti della società). Nonostante il travaglio di questi mesi, quest’ultima ha dato dimostrazione ad anno nuovo, di voler cambiare rotta. Infatti a Gennaio 2018 è stata la compagnia più puntuale al mondo. Questo è quanto attesta la piattaforma specializzata sui dati statistici di voli aerei FlightStats, sito curato dalla rivista di aeronautica FlightGlobal; che calcola che nel mese scorso Alitalia ha fatto atterrare in tempo (cioè con non più di 14 minuti di ritardo rispetto all’orario stabilito) il maggior numero di voli: quasi 92 su 100 (sui 14.801 operati dal vettore nell’intero primo mese dell’anno). Il restante 8,11% è invece giunto a destinazione con un ritardo maggior di un quarto d’ora.

Le inseguitrici

Al secondo posto in questa classifica c’è Qatar Airways, con un tasso di puntualità dell’87,88%. Altre prestigiose compagnie europee come Lufthansa e Turkish Airlines sono più indietro, rispettivamente con l’82,96 e il 72,03 per cento.

Non è la prima volta che Alitalia ottiene risultati del genere: nei primi mesi del 2017, ad esempio, era risultata la terza compagnia europea più puntuale dopo Iberia e Austrian Airlines. In generale in tutto il 2017 ha tenuto percentuali di puntualità molto alte, spesso superiori all’80 per cento.

easyJet – Air France – Klm – Delta in pole

Intanto vanno avanti i contatti tra i tre commissari straordinari di Alitalia e i potenziali acquirenti della compagnia. La partita è a due: da un lato una cordata tra la low cost inglese easyJet, i franco-olandesi di Air FranceKlm, l’americana Delta Air Lines e forse il fondo statunitense Cerberus. Dall’altro lato il gruppo Lufthansa che, però, ha posto diverse condizioni al management tricolore prima di sottoscrivere un impegno formale. Condizioni che, vedono ora in pole position la cordata europea-americana che potrebbe chiedere ai commissari straordinari ed al governo italiano (uscente) di avviare il negoziato in esclusiva.