Ore spese al telefono in attesa di parlare con un operatore del call center. Tutto per spendere le MilleMiglia accumulate con Alitalia. Molti clienti, però, non ci sono riusciti e ora che il programma fedeltà della compagnia aerea è scaduto, si sono rivolti ad alcune associazioni di consumatori. La sola Federconsumatori è stata contattata da un centinaio di clienti inferociti.
Il programma MilleMiglia è una raccolta punti che si accumulano acquistando voli; alla fine del programma di cinque anni, i punti danno diritto alla prenotazione di voli quasi gratuiti (si pagano solo le tasse aeroportuali). L’ultima edizione, iniziata il primo gennaio 2013, sarebbe dovuta terminare il 31 dicembre 2017 ma già a ottobre scorso è stata prorogata da Alitalia fino al 31 marzo. Negli ultimi giorni del mese sarebbe avvenuto il disservizio. Infatti diversi clienti che hanno provato a prenotare un volo attraverso il call center, ma hanno lamentato estenuanti attese al telefono senza che nessuno rispondesse per fornire indicazioni o spiegazioni, questo è quanto ha detto Federconsumatori. Altri clienti hanno provato a farlo attraverso il sito, trovandolo però fuori uso.
Alitalia fa comunque sapere di aver fatto di tutto per evitare il maxi-ingorgo a ridosso della scadenza del programma, inviando milioni di email (in totale sono cinque milioni gli aderenti al programma MilleMiglia) e pubblicando una pagina web apposita. La compagnia aveva previsto la spesa delle MilleMiglia da parte di molti clienti all’ultimo istante ed è per questo che ha raddoppiato gli operatori del call center (da 110 a 225) ed ampliato le fasce orarie in cui poter chiamare: 4 ore in più nei giorni feriali e 3 in più nei festivi.
Neanche questo però è bastato: rispetto allo scorso anno le telefonate sono raddoppiate. I clienti che cercavano di accaparrarsi un biglietto hanno passato, in media, 40 minuti al telefono per trovare il giusto incastro tra i propri giorni liberi, la disponibilità di voli e e di posti a sedere (solo una quota è destinata all’iniziativa).
Le associazioni di consumatori hanno chiesto alla compagnia di aprire un tavolo di confronto, altrimenti procederanno con un esposto, dichiara Bruno Albertinelli, vicepresidente e responsabile trasporti di Federconsumatori.