Ai passeggeri di Ryanair è stata inviata una comunicazione dalla compagnia, riguardo la possibilità di rimborso del volo cancellato. E’ stato riferito dal vettore che si dovrà attendere la fine della crisi causata dal Coronavirus.
Questa comunicazione arriva dopo una dichiarazione di ormai due settimane fa, nella quale sosteneva il contrario. Ci sembra solo un modo per scoraggiare la richiesta di rimborso pecuniario per favorire l’accettazione dei voucher, che comunque rimane una proposta perfettamente lecita da parte della compagnia ma che deve trovare il consenso del passeggero.
Nella mail ricevuta dai passeggeri negli ultimi giorni, si evince che “Ryanair non sarà in grado di elaborare richieste di rimborso”. Quindi fino al termine della crisi il vettore fa capire che non potrà soddisfare le richieste di rimborso.
Proprio per questa impossibilità il vettore offre un credito da utilizzare con scadenza ad un anno.
La carta dei diritti del passeggero ( art. 8 Reg. 261/04) prevede, nei casi di cancellazione del volo il Diritto a rimborso o all’imbarco su un volo alternativo.
Quando è fatto riferimento al presente articolo, al passeggero è offerta la scelta tra:
a) — il rimborso entro sette giorni, secondo quanto previsto nell’articolo 7, paragrafo 3, del prezzo pieno del biglietto, allo stesso prezzo al quale è stato acquistato, per la o le parti di viaggio non effettuate e per la o le parti di viaggio già effettuate se il volo in questione è divenuto inutile rispetto al programma di viaggio iniziale del passeggero, nonché, se del caso: — un volo di ritorno verso il punto di partenza iniziale, non appena possibile;
b) l’imbarco su un volo alternativo verso la destinazione finale, in condizioni di trasporto comparabili, non appena possibile;
c) l’imbarco su un volo alternativo verso la destinazione finale, in condizioni di trasporto comparabili, ad una data successiva di suo gradimento, a seconda delle disponibilità di posti.
Pertanto la compagnia ha l’obbligo, su richiesta del passeggero, di effettuare un rimborso in denaro, entro 7 gg!
Sicuramente è da comprendere la situazione di emergenza e non si potrà pretendere un rimborso in così breve tempo. Però procrastinare di ulteriori 90 giorni, che partirebbero da ora, ed aggiungerli alle altre settimane di attesa già passate sembra, a nostro avviso, davvero eccessivo.
Ottenere il rimborso in denaro diventa sempre più complicato, se avete bisogno di aiuto e volete far valere i vostri diritti in tempi congrui potete rivolgervi al nostro sito
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