Secondo quanto riportato dal Washington Post, noto quotidiano americano, le autorità degli Usa monitorano segretamente da anni i passeggeri aerei statunitensi e riportano eventuali comportamenti sospetti durante i voli, anche se gli individui non hanno alcuno legame con il terrorismo.
Viene specificato comunque che il monitoraggio avviene in base al programma Quiet Skies con il quale gli sceriffi dei cieli identificano i passeggeri sospetti per i voli precedentemente effettuati o altri fattori. L’iniziativa solleva quindi nuovi dubbi sulla tutela della sfera privata degli americani che viaggiano.
La Transportation Security Administration dichiara «Non siamo molto diversi dal poliziotto all’angolo, che è piazzato in un determinato posto in seguito alla crescente possibilità che qualcosa possa accadere».