La “battaglia” sul filo dei minuti per il volo più lungo del mondo

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L’11 ottobre Singapore Airlines ha (ri)lanciato la rotta più lunga del mondo: Singapore-Newark/New York a bordo degli Airbus A350-900 ULR. All’interno del velivolo non c’è la classe Economy, ma soltanto Premium Economy e Business. Una tratta che secondo Sabre Market Intelligence vede volare da una parte e dall’altra circa 120 mila persone l’anno e che almeno finora transitava soprattutto su Francoforte, Hong Kong e Tokyo. La distanza (ottimale) è di 15.345 chilometri. Quella percorsa dal volo SQ22 la prima volta è stata di 16.250 chilometri. A bordo, 150 passeggeri e 17 membri dell’equipaggio per quello che è stato definito un evento storico per il trasporto aereo mondiale. Storico perché l’aereo ha consumato meno di quanto era stato stabilito (101.402 chilogrammi di kerosene) su un pieno di 111.500 chilogrammi. Dato che il tragitto porta il velivolo non molto lontano dal Polo Nord. E perché è il tratto più lungo. Al secondo posto c’è il Doha-Auckland di Qatar Airways (14.535 chilometri). Al terzo il Perth-Londra dell’australiana Qantas (14.500).

Ma è sulla durata che si gioca la vera battaglia. Perché complici (anche) i venti favorevoli, il primo volo Singapore-New York è stato effettuato in 17 ore e 22 minuti, secondo il dato fornito dall’equipaggio (anche se il comunicato ufficiale della compagnia scrive 17 ore e 52 minuti), contro le 18 ore e 50 minuti programmate. Al ritorno, da New York a Singapore, il tempo è stato di 17 ore e 34 minuti. Al confronto, la media richiesta dal volo Doha-Auckland è di 16 ore e un minuto, ma al ritorno è di 17 ore e 28 minuti. Quest’ultimo tratto è di sei minuti meno del primo viaggio New York-Singapore.

Staremo a vedere cosa faranno gli australiani di Qantas. Che dopo aver lanciato il primo (e ora unico) volo diretto tra l’Europa (Londra) e l’Australia (Perth), stanno lavorando ai collegamenti con il Vecchio Continente da Sydney e Melbourne con una durata prevista di 21-22 ore. Non esiste, ad oggi, un velivolo con questa autonomia. Motivo per cui Alan Joyce, amministratore delegato di Qantas, ha chiesto ad Airbus e Boeing di presentargli un velivolo in grado di volare per tutto quel tempo; e soprattutto quest’ultimo dev’essere in grado di garantire una performance economica sufficiente a considerare la rotta profittevole.