In tempi di coronavirus volare è sicuro? Quanto è alto il rischio di essere infettati da chi s’imbarca? Con l’emergenza sanitaria che ha letteralmente decimato tutti i collegamenti tra la Cina e il resto del mondo, nonché tutti i voli da e per l’Italia, in molti si sono domandati ma come faranno ora le compagnie a rendere pulita l’aria nella cabina degli aerei, in particolare l’aria respirata anche per 17-18 ore (sui voli intercontinentali)?. La risposta al quesito è semplice: a meno che la persona malata non sia seduta di fianco (la distanza di sicurezza si estende a 1,8 metri) rischi non ce ne sono.
In cabina
Ovviamente i dubbi al riguardo sono più che legittimi. Gli aerei sono ambienti chiusi, dove si sta a stretto contatto con altri viaggiatori, la maggior parte sconosciuti. Così anche il minimo starnuto o il colpo di tosse fanno scattare la sirena a chi si trova di fianco. Non a caso quando si parla dell’ambiente in aereo, gli aggettivi più frequenti sono: aria viziata, sporco e pieno di germi.
Gli studi
In realtà , rispetto a quello che si pensi, l’aria è molto pulita, lo chiarisce la Iata, (Associazione internazionale che raccoglie 300 compagnie aeree in tutto il globo). A confermarlo sono due studi dell’Easa, (l’agenzia indipendente europea per la sicurezza aerea). Sostengono, questi documenti, che la qualità dell’aria in cabina è simile o persino meglio di quella registrata normalmente negli ambienti interni come gli uffici, le scuole, le abitazioni. Come mai? Il sistema è progettato per far circolare aria che al 50% è presa da fuori e al 50% è interna, ma filtrata.
Filtri sofisticati
Gli aerei, soprattutto quelli di ultima generazione, hanno filtri così efficienti e moderni che sono identici a quelli degli ospedali e per questo riescono a catturare e a bloccare fino al 99,97% dei microbi presenti, calcola la Iata. Una percentuale che, sottolineano alcune compagnie, a bordo dei loro jet sale al 99,999% andando così a fermare virus piccoli anche di 0,01 micrometri di diametro. I coronavirus hanno una dimensione che va da 0,08 a 0,16 micrometri.
Aria nuova ogni 2-3 minuti
Inoltre, prosegue la Iata molti velivoli cambiano tutta l’aria in cabina ogni 2-3 minuti. Gli ambienti interni dei velivoli, sono altresì sottoposti a regolarmente disinfezione. Il rischio quindi di contrarre in quota il virus da una persona infetta è con ogni probabilità più basso di quello degli spazi chiusi come gli uffici.